E io la guardo cadere dalla mia finestra, ricopre i prati, gli alberi, le strade, e soprattutto fa tacere il mondo.
A volte mi capitano, camminando per la strada, dei momenti di pace. Intorno a me è come se il mondo si fosse fermato, nell’aria c’è un strano silenzio, una quiete ancestrale che non so spiegarmi. Quello che so è che riesco ad sentire meglio i miei passi, il mio respiro, a percepire più chiaramente i rumori intorno a me. E’ un silenzio immobile che non riesco ad interpretare.
Poi improvvisamente tutto ricomincia, le macchine passano, i cani abbaiano e questo momento inspiegabile passa. Solo con la neve questa atmosfera si ricrea naturalmente, e visto che non capita spesso, non mi faccio sfuggire l’occasione per tendere l’orecchio ed ascoltare i rumori più lontani che solitamente vengono coperti. Sono rumori di voci, passi, risate...
Oggi la neve è la padrona, e candido come lei, ecco l’angelo Gabriele; come la neve scende tra gli uomini per degnare il mondo di un attimo di pace tra un turbinio di fiocchi e un leggero battito d’ali.
ANGELO GABRIELE
Duccio di Buoninsegna, particolare tratto da "La Maestà"
Duccio di Buoninsegna, particolare tratto da "La Maestà"
Siena, Museo dell'Opera Metropolitana del Duomo, 1308-1311
Nessun commento:
Posta un commento