San Michele, angelo delle folgori e delle tempeste, lascia la sua prima impronta in Italia sul finire del V secolo. Il suo piede ha impresso un segno nelle rocce, giù nel Gargano. E’ veneratissimo in Oriente, dove la sua virtù è risanatrice e purifica il cristiano.
La spada la impugnerà con i Longobardi, che, un secolo dopo l’arcangelo, arrivano nel Gargano scendendo dai valichi friulani. Non vengono per risanare o purificare: per loro chi conta ha sicuramente una spada in mano.
La forza dell’immagine del vincitore delle schiere demoniache è dirompente per le genti guerriere longobarde: ne diventa alto protettore. Due secoli dopo appare tra Bretagna e Normandia, e diverrà patrono dell’Impero ricostituito.
L’Arcangelo guida la fede che si conferma in Europa, e durante gli accesi contrasti del XI secolo si completa il disegno geografico: con S. Michele alla Chiusa, allo sbocco della Val Susa, il taglio di una spada sguainata è in guardia sull’Occidente cristiano, dal Gargano a Mont-Saint-Michel.
I tempi del Polittico di Simone Martini sono molto diversi, la Chiesa ha già definito la sua fede, così come doveva essere, e superato i confronti dell’impero e dell’eresia. San Michele però non ha abbassato la spada: la solennità del guerriero di Martini scoraggia chiunque abbia l’ardire di contestare i compagni che protegge. Ambrogio e Agostino, Padri della Chiesa, possono stare certi ai suoi lati nel polittico di Cambridge.
La spada la impugnerà con i Longobardi, che, un secolo dopo l’arcangelo, arrivano nel Gargano scendendo dai valichi friulani. Non vengono per risanare o purificare: per loro chi conta ha sicuramente una spada in mano.
La forza dell’immagine del vincitore delle schiere demoniache è dirompente per le genti guerriere longobarde: ne diventa alto protettore. Due secoli dopo appare tra Bretagna e Normandia, e diverrà patrono dell’Impero ricostituito.
L’Arcangelo guida la fede che si conferma in Europa, e durante gli accesi contrasti del XI secolo si completa il disegno geografico: con S. Michele alla Chiusa, allo sbocco della Val Susa, il taglio di una spada sguainata è in guardia sull’Occidente cristiano, dal Gargano a Mont-Saint-Michel.
I tempi del Polittico di Simone Martini sono molto diversi, la Chiesa ha già definito la sua fede, così come doveva essere, e superato i confronti dell’impero e dell’eresia. San Michele però non ha abbassato la spada: la solennità del guerriero di Martini scoraggia chiunque abbia l’ardire di contestare i compagni che protegge. Ambrogio e Agostino, Padri della Chiesa, possono stare certi ai suoi lati nel polittico di Cambridge.
ARCANGELO MICHELE
Simone Martini, particolare dell’elemento centrale del Polittico di Cambridge
Simone Martini, particolare dell’elemento centrale del Polittico di Cambridge
Cambridge, Fitzwilliam Museum, 1320-1325
misure: 16 x 14 cm
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